In Italia, una donna su tre partorisce con taglio cesareo (32,32%) con variazioni da Regione a Regione (dal 18,5% nella  Provincia Autonoma di Trento  fino al 52,9% in Campania), con un divario ancora  maggiore che dipende dal luogo scelto per il parto: negli ospedali pubblici si parla di un  30,5%, che sale nelle strutture private accreditate al 47, 6% (una donna su due) fino al 77,78% (7 donne su 10) nelle strutture private non accreditate. [ 1, dati riferiti al 2018]. Il numero di parti cesarei pare dunque crescere nonostante l’OMS ne raccomandi da anni il ricorso solo nel 10-15% dei casi [3,4].

Il bisogno di contatto

 

Ascoltarsi

 

Consultare le figure mediche di riferimento

 

Come portare dopo un cesareo e quali sono i benefici

 

Supporti e posizioni

 

Farsi dare un mano

 

Bisogno di contatto: un bisogno primario

Il bisogno di contatto da parte del bambino è ben riconosciuto come vitale per il bonding e l’attaccamento, per dare il senso di sicurezza e di continuità nel passaggio dal grembo al mondo esterno. Aiuta con l’avvio dell’allattamento e, cosa non meno importante, riduce il rischio di depressione post partum e attiva il rilascio di ossitocina (ormone coinvolto in quanto sopra citato e di cui spesso scopriamo l’esistenza – e la grande magia – proprio con la gravidanza) [5].

Quel bisogno di contatto può essere soddisfatto attraverso il portare, in qualsiasi forma: in braccio o con un supporto (in fascia), da seduti, sdraiati o semi reclinati, oppure quando camminiamo. La costante in tutti questi modi di stare assieme è la vicinanza e il soddisfatto bisogno di contatto, che influisce in modo positivo sulla relazione tra madre (genitore) e bambino e favorisce lo sviluppo cerebrale di quest’ultimo.

Tutto questo bisogno di contatto può risultare più facile da soddisfare quando il parto è stato spontaneo (senza eccessiva medicalizzazione), ma le cose possono andare diversamente: nel caso di un cesareo, se la nascita è avvenuta in modo diverso dalle tue aspettative, o addirittura è stata traumatica.
Ecco che il portare in fascia può essere un alleato per aiutare a distribuire i pesi e i carichi sul corpo..
Dobbiamo anche tenere in mente che quel bisogno di contatto del bambino può essere anche soddisfatto da altri componenti della famiglia (papà, partner…), quindi quando la mamma non riesce (per svariati motivi) il bambino può sempre essere coccolato da chi è presente.

In caso di parto cesareo, sorgono tanti dubbi e domande riguardo la possibilità di portare il proprio bambino.
Portare in fascia dopo un cesareo è possibile in tempi abbastanza brevi per la maggior parte delle donne abbastanza presto, ma tutto dipende come la donna si sente ( fisicamente e emotivamente) dopo l’intervento. Prima di tutto dobbiamo ricordarci che il parto cesareo è un importante intervento chirurgico addominale dal quale ogni donna si riprende in modo diverso.
Sia per la madre sia per il bambino, il contatto skin to skin (pelle a pelle) più precoce possibile sarebbe l’ideale, per i motivi che ho elencato sopra.
E come ha scritto Uvnas-Moberg nella sua tesi: “Il contatto fisico con i neonati, specialmente pancia a pancia, stimola la produzione di ossitocina, che è che è associata a comportamenti nutritivi e stati d’animo positivi ” [6].

Quali accorgimenti ci sono per portare (anche in braccio) in sicurezza, ma soprattutto in serenità dopo un parto cesareo?

Una volta che sei pronta a muoverti e portare il tuo bambino in braccio o con un supporto, puoi farlo. Viene consigliato di non sollevare niente di più pesante della propria creatura e niente di molto pesante nei primi 3 mesi [7].

 

babywearing in caso di cesareo
Una legatura sulla schiena a 5 settimane da un cesareo

 

Ascoltati

È molto importante ascoltarsi, sentire come stiamo nel nostro corpo, che segnali ci manda. Sarebbe meglio portare poco alla volta e se il tuo corpo ti dice che ha bisogno di una pausa, ad esempio con un dolore addominale, fermarsi.

 

Parlane con le figure sanitarie di riferimento

Confrontati con le tue figure sanitarie di riferimento per capire cosa immaginarti per il tuo percorso di recupero fisico dopo il parto. . In generale portare i bambini non ha controindicazioni, ma ogni situazione è diversa. La tua figura medica di riferimento (ostetrica, ginecologa…) dovrebbe conoscere bene la tua situazione, ma in caso di dubbio cerca una seconda opinione. Un’altra figura che potrebbe rivelarsi molto utile nel recupero post-partum e rispondere alle tue domande è il fisioterapista o l’osteopata (specializzati).

 

Porta in alto… e stretto

Sia che tu tenga in braccio il tuo bambino o lo tenga in una fascia, fai in modo di portarlo tenendolo a contatto con la parte superiore del tuo tronco, in modo tale da non esercitare nessuna pressione sulla cicatrice, e sulle parti basse dell’addome. Tieni il bambino ben saldo a te [8].
Tenere il bambino in alto, stretto e centrato permette la distribuzione del peso lungo il nostro tronco (parte portante), evitando così lo sforzo si scarichi sui muscoli e sul pavimento pelvico e che si crei una pressione addominale eccessiva. Quando prendi il tuo piccolo in braccio fallo con attenzione: ben salda sulle ginocchia piegate con i muscoli del core (ovvero del tronco: la muscolatura del core è composta da torace, petto, addome, schiena e bacino) e del pavimento pelvico attivi. Usare un supporto che distribuisce il peso su tutto il tronco, rispetto a quanto accade portando in braccio, può risultare più confortevole per chiunque e in generale, figuriamoci per una madre reduce da un cesareo.

 

Sperimenta vari supporti e posizioni

Alcuni supporti possono essere più adeguati di altri per portare dopo un parto cesareo. La chiave è trovare un supporto che permetta di portare senza irritare la cicatrice né esercitare una pressione eccessiva sull’addome. Ad esempio fasce ad anelli (ring) o fasce lunghe potrebbero essere più indicate rispetto a marsupio o mei tai. Questi ultimi hanno infatti una cintura/cinturone ventrale che potrebbe andare a sollecitare la cicatrice. Si può provare a posizionarli in alto per evitare il contatto con la zona inferiore dell’ addome.

Fascia ring – potrebbe essere una scelta ottimale per portare dopo un parto cesareo. Permette infatti di portare il bambino in alto sul tuo corpo, in posizione sul fianco o leggermente decentrata. Ha il vantaggio che nessuna sua parte si trova a toccare la pancia, quindi è molto sicura per la cicatrice.

Fasce elastiche e pre-annodate come Caboo Carrier, K’tan, Koala Babycare – il vantaggio della fascia elastica è dato dalla sua estrema morbidezza ed elasticità che permettono di gestire il tessuto intorno al corpo della madre senza esercitare una pressione eccessiva sulla parte bassa dell’addome. Il nodo può essere fatto dietro per evitare il contatto con la pancia. Un’altra soluzione è data da fasce pre-annodate, che possono tenere il bambino in alto sul corpo della mamma senza esercitare la pressione sulla zona della cicatrice.

Fascia tessuta – come con la fascia elastica cerchiamo di portare in alto, per evitare di toccare la parte bassa di addome. Possiamo scegliere varie tecniche di legatura che non esercitino pressioni eccessive, sia davanti sia sul fianco (decentrata)… e, perchè no?, se ti senti anche sulla schiena (può essere più immediato se hai già portato i fratelli maggiori).

La cosa importante da ricordare: le gambine del bambino dovrebbero essere posizionate a ranocchia (posizione a M), per evitare i calcetti contro l’addome.

 

Chiedi aiuto

Portare dopo un parto cesareo non deve risultare più complicato, ma forse ci sono alcune cose (anche piccole) che hanno bisogno di un’attenzione in più.
Se hai dubbi, non ti senti convita su quello che senti quando porti, contatta L’Oasi delle Madri – o me direttamente – per avere un consiglio professionale a partire sia dalla mia formazione sia dalla mia esperienza personale in tema di portare dopo un parto cesareo; oppure contatta la consulente della tua zona (se non sai da dove iniziare, grazie alla mia rete posso volentieri inviarti a una collega fidata).
Coinvolgi nel portare, sia in braccio che con il supporto, il tuo partner o altri membri della famiglia se ti senti a tuo agio con questa scelta, e perché no?, anche un* car* amic*. Questo potrebbe essere un bel modo per prenderti “5 minuti” di riposo e per gli altri un modo per stare con il bambino.

… e se non ti senti di portare? VA BENE così! Ci sono altri modi di stare con il nostro cucciolo. Tenendolo vicino quando sei seduta, sdraiata. La cosa più importante è stare BENE con le proprie scelte.

Aprile è il mese per la Consapevolezza del Parto Cesareo, una iniziativa dell’ICAN – International Cesarean Awareness Network [1].

 

Note:

1. https://www.ican-online.org/about-ican/
2. http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_3034_allegato.pdf
3.http://apps.who.int/iris/bitstream/handle/10665/161442/WHO_RHR_15.02_ita.pdf;jsessionid=42EC406A446CD7C11525E62DE0CFB277?sequence=14 
4. https://www.uppa.it/nascere/parto/cesareo-fondamentale-informazione-corretta/
5. Why Babywearing Matters; R. Knowles, Pinter & Martin, 2017
6. The Oxytocin Factor: Tapping the Hormone of Calm, Love and Healing; Kerstin Uvnäs Moberg, Pinter & Martin, 2011, edizione italiana: Ossitocina, l’ormone dell’amore. Fonte di calma, rigenerazione e guarigione; ed. Il Leone Verde, 2018
7. https://www.ouh.nhs.uk/patient-guide/leaflets/files/4895Pchildbirth.pdf
8. In arm carrying; Mel Cyrille, 2017

 

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